07 ott 2021 - Comunicato stampa
GAS INTENSIVE: COSTI ENERGETICI INSOSTENIBILI. SERVONO INTERVENTI URGENTI NAZIONALI ED EUROPEI
Le imprese dei settori ceramica, carta, fonderie, metalli ferrosi e non, vetro, calce e gesso a rischio di stop delle produzioni e cassa integrazione.
Il tema del costo dell’energia è al centro dell’agenda politica europea. In particolare il prezzo del gas naturale continua a salire in modo esponenziale con incrementi quotidiani a due cifre. Ieri il prezzo spot al TTF ha superato il valore di 1,7 €/Smc per poi posizionarsi a livelli superiori ad 1 euro, ovvero non compatibili con l’operatività delle imprese dei settori ad elevato utilizzo di gas.
L’entità di questi rincari sta compromettendo la marginalità delle aziende. In diversi settori vi sono tante realtà che sono a rischio di una sospensione forzata delle produzioni e di ricorso alla cassa integrazione. Si registrano anche situazioni in cui è a rischio la stessa continuità aziendale.
Le imprese con cicli termici sono quelle che più di tutte stanno soffrendo perché il gas naturale rappresenta per loro una materia prima fondamentale. Si tratta di imprese che da tempo sono impregnate nella transizione verso fonti energetiche decarbonizzate ma che al momento non hanno alternative sostenibili al gas naturale, che rappresenta il miglior combustibile oggi disponibile dal punto di vista ambientale.
Gas Intensive condivide la richiesta sostenuta anche dall’Italia a livello UE di interventi urgenti e centralizzati per affrontare questa crisi ma sottolinea che importanti interventi tra quelli in discussione, quali sono le misure relative allo sviluppo e alla gestione degli stoccaggi europei, saranno fondamentali per evitare il ripetersi di gravi crisi ma non potranno risolvere l’emergenza attuale e ridurre i rischi per la sicurezza degli approvvigionamenti per il prossimo inverno.
All’azione europea riteniamo, pertanto, necessario ed urgente affiancare interventi immediati sul piano nazionale che possano favorire una maggiore liquidità al mercato italiano del gas naturale, allo scopo di ridurne il prezzo:
- riconsiderare l’utilizzo di maggiori volumi di gas nazionale per un periodo limitato alla gestione della transizione energetica;
- massimizzare l’importazione del gas algerino attraverso il gasdotto TTPC (attualmente riempito solo al 50% della capacità), negoziando con l’Algeria l’intensificazione dell’attività estrattiva del gas;
- favorire le importazioni di gas naturale e di GNL con misure di rimodulazione delle tariffe entry Snam per i punti di interconnessione e adeguando le regole di assegnazione nelle aste di capacità per i terminali di rigassificazione.
Sulla situazione attuale hanno rilasciato dichiarazioni anche alcuni esponenti delle associazioni promotrici del Consorzio Gas Intensive.
- Per Giovanni Savorani, Presidente di Confindustria Ceramica: “questi livelli di prezzo del gas non sono compatibili con l’attività delle imprese. Considerando l’impiego di gas del settore piastrelle si registrerebbe nel prossimo anno un incremento del costo di fabbricazione di 3,4 euro per metro quadrato prodotto, pari ad un extra costo settoriale di 1.4 miliardi di euro. Si tratta di un valore pari a un quarto del fatturato e cinque 5 volte l'utile dopo le imposte. Per i laterizi, l’incremento del costo di fabbricazione è di circa 40 €/t, pari ad un extra costo settoriale di 160 milioni di euro, il 40% del fatturato. È chiaro che non si può sostenere.”
- Massimo Medugno, Direttore Generale di Assocarta, ha dichiarato: “Non ci ha fermato la pandemia, ma senza adeguati provvedimenti ci fermerà il rialzo del gas. In questo modo si compromette anche il Green Deal: la carta è un materiale rinnovabile, fondamentale per la transizione, mentre il 90% della capacità di riciclo della carta installata in Italia e in Europa usa gas.”.
INFORMAZIONI SU GAS INTENSIVE:
Il Consorzio Gas Intensive, con centinaia di aziende italiane consorziate, appartenenti ai settori manifatturieri nazionali dei laterizi, carta, metalli ferrosi e non ferrosi, piastrelle, ceramica, vetro, malta, calce e gesso, tutte caratterizzate da un intenso utilizzo di gas, rappresenta potenzialmente il più grande consumatore industriale di gas naturale in Italia. La Società Consortile Gas Intensive, nata nel 2001, è promossa da importanti Associazioni di Categoria confindustriali (Assocarta, Assofond, Assomet, Confindustria Ceramica, Assovetro, Ca.Ge.Ma) dei settori gas intensive, l’azione di Gas Intensive è rivolta a perseguire una reale apertura del mercato del gas in Italia e ad assicurare forniture sempre più competitive alle aziende industriali, sia direttamente che indirettamente.
Per informazioni:
Gabriele Cirieco: 348.0700416 email:
Emanuele Binanti: 345.1444946 email: