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Gazprom: “stoccaggi UE ai minimi”. Sì, i suoi

News internazionali
28 gennaio 2022

 

Nei giorni scorsi, commentando una dichiarazione del direttore dell'Aie Birol, la Staffetta ha fatto notare che prima di dare la colpa alla Russia per la crisi energetica in atto, l'Europa farebbe bene a guardarsi in casa e a quello che avrebbe potuto fare per contenerla (e non ha fatto). Oggi l'account Twitter ufficiale di Gazprom ha diffuso un'allarmata infografica sul livello delle scorte UE, il minimo mai registrato in questa fase dell'anno, secondo i dati Gie. Quello che però il colosso russo trascura di dire è che se tra primavera e autunno Gazprom non avesse "dimenticato" di riempire i propri impianti europei la situazione sarebbe molto diversa. Si prenda la Germania, dove gli stoccaggi del primo operatore nazionale Uniper, pari al 26% della capacità nazionale, si sono riempiti meno che in passato, ma si sono riempiti; mentre quelli di Gazprom, secondo player col 23% della capacità, hanno iniziato l'inverno vuoti. E la situazione è la stessa ovunque Gazprom abbia stoccaggi in Europa - Olanda, Austria, Repubblica Ceca - tutti Paesi dove, diversamente dall'Italia, non esistono meccanismi d'asta che favoriscono un riempimento minimo. Una precauzione che invece Berlino e gli altri governi nazionali avrebbero fatto meglio a prendere, prima di mettere un asset strategico in mano al loro (e nostro) principale fornitore. Come già visto, nell'insufficiente ricostituzione delle scorte UE c'è stata anche una dimensione commerciale legata ai differenziali di prezzo estate-inverno. Solo negli impianti di Gazprom però la curva di riempimento è rimasta praticamente piatta. Prima di fare la lezione all'Europa magari potrebbe spiegare esattamente perché.

Fonte: Staffetta Quotidiana