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Banco di prova per l’Europa, la gravità non è percepita

News internazionali
23 dicembre 2021

 

Lo scriviamo senza troppi giri di parole. A distanza di 10 anni dalla crisi dei debiti sovrani, la UE si ritrova oggi ad affrontare un banco di prova di eguale gravità che rischia di metterne potenzialmente a rischio la tenuta. Dell’energy crunch che attanaglia il mercato si è detto molto ma la sensazione è che non vi sia una reale consapevolezza della gravità del fenomeno. Finora l’approccio dei governi è stato quello di stanziare fondi per compensare il caro bollette ma è evidente che si tratta di soluzioni temporanee e servono politiche di ampio raggio. Oltre alle cause strutturali occorre considerare le scelte politiche scellerate che hanno aggravato la crisi, quali le politiche climatiche e la gestione dei rapporti con Gazprom. Nel momento in cui l’UE ha deciso di fare a meno dei contratti a lungo termine si è di fatto messa nelle mani del suo principale fornitore. La liberalizzazione ha pagato nelle fasi di prezzi in discesa ma davanti a una tensione strutturale appare una pratica suicida. Come uscirne? La Cina ha dimostrato che dalla crisi energetica si può uscire solo in un modo, rivedere interamente le proprie climatiche accompagnando lo sviluppo delle fonti green a un aumento della produzione di energie fossili.

Fonte: Il Sole 24 Ore – Guido Crosetto e Giancarlo Torlizzi (pag. 2)