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Caro energia, Regina: serve una task force, aumentare produzione gas

News nazionali
18 dicembre 2021

 

Una task force con governo, imprese e consumatori che vari misure straordinarie contro il caro energia, tra le quali anche l'aumento della produzione nazionale di gas naturale. Lo chiede Aurelio Regina, delegato di Confindustria per le questioni energetiche, in un'intervista al Messaggero. Il governo deve adottare “interventi strutturali contro il caro-energia, un pacchetto di misure organiche per affrontare un'emergenza grave, per certi aspetti drammatica, come quella legata alla pandemia. Tutti i settori manifatturieri, il cuore produttivo del Paese, sono colpiti dall'aumento dei prezzi del gas e dell'energia elettrica”, aggiunge. “L'incremento dei costi per alcuni comparti, penso alle acciaierie, al comparto della ceramica, al vetro, è insostenibile in assenza di interventi immediati. Si rischia la chiusura di moltissime aziende energivore per almeno 30 o 40 giorni”. Regina sottolinea che “l'incremento del prezzo del gas è stato del 280% rispetto a gennaio 2021 e del 650% rispetto allo stesso periodo del 2020” e che la bolletta “per il sistema industriale è passata da 8 miliardi nel 2019 a 21 miliardi nel 2021 e arriverà a 37 miliardi nel 2022”, rendendo “di fatto insostenibile l'attività produttiva, ma anche procedere sul percorso della decarbonizzazione così come è stato disegnato”. Secondo Regina i 3,8 miliardi messi sul piatto da Draghi non sono sufficienti se indirizzati “prevalentemente alle utenze residenziali”. Regina chiede quindi “una task force con governo, imprese, consumatori per affrontare l'emergenza e varare misure straordinarie. Come ad esempio lo sfruttamento dei nostri giacimenti di gas, aumentando i prelievi in tempi rapidi e rilasciando il gas al sistema industriale a prezzi che facciano riferimento a quelli estivi”. L'aumento delle estrazioni “si può fare in tempi ragionevoli e avrebbe un effetto di mitigazione importante, consentendo alle imprese di stipulare contratti a medio termine e di svincolarsi dall'import. Bisogna far presto e definire una quota così da avere benefici già dal 2023”.

Fonte: Staffetta Quotidiana