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Petrolio più caro del 10% a ottobre. Ma dal gas forti segnali di ribassi

News nazionali
30 ottobre 2021

Il petrolio chiude con un rialzo vicino al 10% il mese di ottobre, restando vicino ai massimi da sette anni: quotazioni sopra 84 dollari al barile per il Brent e vicine a 83 dollari per il WTI, livelli che continueranno a sostenere i bilanci delle Major, messi a dura prova nel periodo della pandemia. Oltre a ENI, anche le due big statunitensi sono arrivate all’appuntamento delle trimestrali con risultati superiori alle attese: nel periodo luglio-settembre, quando anche le quotazioni del gas volavano a livelli record, Exxon Mobil ha registrato i migliori profitti dal 2017 (6,8 miliardi di dollari) e Chevron addirittura dal 2014 (6,1 miliardi). Entrambe hanno promesso di remunerare gli azionisti con buyback miliardari, piuttosto che incrementare gli investimenti nelle operazioni estrattive. Ma a farsi sentire ora è una tendenza ribassista del gas: dopo la promessa di maggiori esportazioni russe in Europa, i prezzi sono scivolati ulteriormente, fino a scendere sotto i 65 euro per Megawattora al principale hub europeo, il TTF olandese, il minimo da oltre un mese. Una caduta precipitosa che ha trascinato in ribasso anche le quotazioni del gas naturale negli USA.

Fonte: Il Sole 24 Ore – Sissi Bellomo (pag. 24)