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Caro energia, i Paesi UE non trovano l’accordo sulla riforma del mercato  

News nazionali
27 ottobre 2021

Vigilanza rafforzata contro possibili speculazioni, ma nessuna risposta coordinata a livello comunitario all’impennata dei costi energetici che pesa su imprese e famiglie europee. Ha prodotto un sostanziale nulla di fatto il Consiglio straordinario dei ministri dell’Energia, riuniti in Lussemburgo per studiare possibili misure condivise di medio-lungo termine, Unica apertura, tutta da esplorare, l’ipotesi di acquisto e stoccaggio comune di gas. Del resto, alla vigilia dell’incontro nove Paesi, tra cui la Germania, hanno firmato un accordo che di fatto chiude la porta a qualsivoglia riforma del mercato elettrico, invitando piuttosto a migliorare l’efficienza energetica ed accelerare sulle fonti rinnovabili. A chiedere interventi di riforma più radicale sono stati Spagna, Francia, Repubblica Ceca e Grecia, convinti che invece sia proprio il modo in cui funziona il mercato UE dell’energia ad aggravare la situazione. Spagna e Francia in particolare vorrebbero un vero e proprio “decoupling”, un disaccoppiamento dei prezzi di elettricità e gas.

Fonte: Il Sole 24 Ore – Michele Pignatelli (pag. 12)