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L’inflazione energetica? Non è temporanea

News nazionali
21 ottobre 2021

Gli scenari che tentano proiezioni realistiche in materia di inflazione sono in contrasto con le previsioni delle banche centrali. In particolare c’è preoccupazione riguardo all’inflazione energetica, considerando che l’Ue è massimamente dipendente da importazioni di petrolio e gas. La sostituzione dei combustibili fossili via mix di energie alternative prenderà un periodo più lungo di quanto finora stimato. In attesa della carbonizzazione rimane un periodo di 15-20 anni di dipendenza dal fossile e vulnerabilità al suo prezzo. Si percepisce una convergenza tra le banche centrali che ritengono il raffreddamento dell’economia in fase di ripresa e i produttori, che devono ripristinare la cassa dopo la crisi di offerta nel periodo pandemico. In tale ipotesi c’è il rischio che i prezzi del fossile, gas in particolare, non scendano, fino al punto di armonizzarsi con un target di inflazione del 2% nel medio periodo. Ciò mette in priorità soluzioni geopolitiche in relazione a quelle tecnologiche e fiscali .

Fonte: MF – Carlo Pelanda (pag. 18)