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Aie: “Investimenti insufficienti, rischio di ulteriori turbolenze nei mercati”

News nazionali
14 ottobre 2021

“Esiste il rischio incombente di ulteriori turbolenze per i mercati energetici globali”, perché “non stiamo investendo abbastanza per soddisfare il fabbisogno energetico futuro e le incertezze stanno preparando il terreno a un periodo volatile”. Lo ha detto il direttore esecutivo dell’Aie, Fatih Birol, presentando  il World Energy Outlook 2021, secondo cui gli investimenti nell’oil&gas sono stati depressi dai crolli dei prezzi del 2014-2015 e del 2020 mentre quelli per le energie pulite restano “molto al di sotto di quanto sarebbe necessario per soddisfare le esigenze future”. Occorre dunque un forte e urgente impulso agli investimenti nelle fonti rinnovabili, “in tutte le tecnologie e in tutti i mercati”. Per Birol, “gli investimenti in progetti e infrastrutture per l’energia pulita devono più che triplicare nel prossimo decennio, con il 70% di tale spesa aggiuntiva nelle economie emergenti e in via di sviluppo dove i finanziamenti sono scarsi e il capitale rimane fino a sette volte più costoso rispetto alle economie avanzate”. L’Outlook sottolinea del resto che gli investimenti per centrare lo scenario “Net Zero” al 2050 sono “meno onerosi di quanto possa sembrare”. “Lo slancio mondiale dell’energia pulita si sta scontra con l’ostinata permanenza dei combustibili fossili nei nostri sistemi energetici”, ha spiegato Birol, convinto perciò che “alla Cop 26 i Governi dovranno dare un segnale chiaro e inconfondibile” in direzione della transizione. L’Agenzia sottolinea in ogni caso che, per la prima volta in un World Energy Outlook, la domanda di petrolio è indicata in calo in tutti gli scenari esaminati. Ciò nonostante, anche se tutti gli impegni climatici annunciati oggi saranno rispettati, il mondo consumerebbe ancora 75 milioni di barili di greggio al giorno nel 2050, in calo rispetto ai circa 100 mln b/g di oggi ma il triplo rispetto a 25 mln b/g dello scenario Net Zero. I prezzi del greggio andrebbero a seconda dello scenario da 36 a 77 $/barile nel 2030 e da 24 a 88 $/barile nel 2050. Quanto al gas, la domanda aumenta in tutti gli scenari nei prossimi cinque anni, per poi riscontrare forti divergenze: al 2050 si va dai circa 1.800 mld mc di Net Zero (prezzo in Europa 3,6 mln $/Btu) agli oltre 5.000 mld mc di Stated Policies (8,3 $ mln $/Btu). Il carbone, infine, dopo decenni di crescita risulta in declino nello scenario Announced Pledges, con una calo anche più accelerato qualora la Cina rispetti il recente impegno a interrompere il sostegno alla costruzione di centrali di questo tipo all’estero.

Fonte: Quotidiano Energia