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Gas, volatilità record. Il rischio mette in fuga gli operatori dal mercato

News internazionali
14 ottobre 2021

Gli strappi più violenti per quanto riguarda le quotazioni dei prezzi dell’energia hanno interessato il gas, che la settimana scorsa ha visto il prezzo impennarsi di quasi il 40% fino a superare 160 euro per Megawattora, circa dieci volte il valore che aveva ad inizio anno, per poi sprofondare quasi altrettanto nell’arco di poche ore, dopo la promessa di Putin di maggiori forniture. Ieri il gas ha mantenuto un rialzo del 9%, sopra 93 euro per MWh, ma gli sbalzi di prezzo sono sempre più frequenti e il mercato è diventato così pericoloso da mettere in fuga gli operatori. La liquidità è crollata: i volumi di gas scambiati in Europa si sono ridotti del 16% a settembre, a 1.959 Terawattora, secondo i dati aggiornati ieri dalla London Energy Brokers Association, con una riduzione particolarmente accentuata al TFR. Sull’hub olandese gli scambi Over the counter si sono ridotti dell’80% rispetto a settembre 2020. Sotto pressione sono finiti anche i giganti internazionali del trading di materie prime, costretti dai margin call a integrare le garanzie con versamenti miliardari per poter continuare ad operare sui mercati energetici.

Fonte: Il Sole 24 Ore – Sissi Bellomo (pag. 6)