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Decarbonizzazione ed errori di calcolo

News nazionali
7 ottobre 2021

Dallo scenario sistemico che mette insieme i prezzi dell’energia, gli obiettivi di decarbonizzazione e le possibili opzioni tecnologiche emerge un gap: o si aggiungono fonti alternative al mix energetico pulito oppure gli obiettivi non verranno raggiunti, con l’aggravante del rischio di aumento duraturo dell’inflazione. La politica di sostituzione dei carburanti fossili è stata avviata senza un calcolo preciso delle fonti alternative, il loro mix è minore del fabbisogno. Questo è il gap destabilizzante. I tempi di realizzazione degli impianti e gli ostacoli di consenso sono notevoli e pertanto resterà a lungo la dipendenza dalle fonti fossili. I produttori terranno i prezzi fino a che potranno, creando un enorme problema per le ecopolitiche e per la finanza. Soluzioni geopolitiche? Staccare Russia e Arabia e mettere sotto controllo altri produttori via controcartello calmierante. È richiesta l’azione di un G7 allargato ai paesi produttori con l’obiettivo di aumentare l’offerta di energia fossile per 10-15 anni. Servirà una soluzione tecnica che permetta di incrementare la decarbonizzazione togliendo direttamente la CO2 dall’atmosfera, procedura costosa ma in attesa della diffusione del nuovo nucleare sarà la vera ecosoluzione.

Fonte: MF – Carlo Pelanda (pag. 16)