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PreCop, Cingolani: “nessun futuro per investimenti sui fossili”

News internazionali
5 ottobre 2021

A poco più di un mese dall'incontro di Glasgow, si è chiusa ieri la preCop 26 di Milano. La manifestazione ha visto la partecipazione di 50 Paesi, decine tra ministri e inviati speciali ed è stata preceduta dall'incontro dei giovani di Youth4Climate. In conferenza stampa, il ministro della Transizione energetica Roberto Cingolani ha detto: “Dobbiamo evitare di arrivare ad un ulteriore surriscaldamento della temperatura. Sappiamo tutti, compresi i cinesi, che non superare l'aumento di 1,5 gradi è fondamentale. Sono fiducioso perché la comunità internazionale è consapevole del pericolo, tutti sono sensibilizzati”. Per il presidente di Cop26 Alok Sharma, “la discussione è stata estremamente costruttiva perché è stata avvertita l'urgenza di agire prima. I messaggi fondamentali che sono emersi dalla conferenza e che tutti hanno riconosciuto è che Cop 26 sarà fondamentale per il prossimo decennio, che occorre aumentare gli Ndc (Nationally Determined Contributions) e garantire il fondo per il clima da 100 miliardi di dollari ai paesi in via di sviluppo”. La riunione dei giovani delegati il 29 ha approvato alla presenza del ministro Cingolani un documento basato su 4 punti chiave, secondo cui il contenimento della temperatura entro 1,5 gradi è ancora possibile. Draghi, nel suo intervento del 30, ha ringraziato i giovani per il loro impegno sottolineando che la maggior parte di loro vengono da paesi a basso e medio reddito”. I paesi più ricchi, ha ricordato, devono rispettare “l'impegno di donare 100 miliardi di dollari” ai paesi più arretrati per aiutarli nelle loro transizioni. “Se vogliamo aver successo, tutti i Paesi devono fare la loro parte, a partire da quelli del G20”, che generano oltre l'80% del Pil e oltre il 75% delle emissioni globali.

Fonte: Staffetta Quotidiana