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Sussidi dannosi, il nuovo rapporto Legambiente

News internazionali
1 ottobre 2021

Ammontano a 34,6 miliardi di euro le risorse che nel 2020 sono state destinate in Italia per sostenere attività “ambientalmente dannose”, in particolare nei settori dell'energia, dei trasporti, dell'agricoltura e dell'edilizia. È la stima fatta da Legambiente che oggi ha presentato il suo decimo rapporto sui sussidi ambientalmente dannosi (Sad), evidenziando gli incentivi da eliminare subito e quelli da rimodulare perché hanno una “valenza sociale”. I dati sono stati illustrati nel corso di un webinar, a cui hanno partecipato Matteo Di Castelnuovo (Università Bocconi), Giovanni Mori (Firdays for Future), Mariagrazia Midulla (Wwf), Giuseppe Onufrio (Greenpeace Italia), Angela Picciarello (Odi) e Simone Ogno (ReCommon), oltre ai parlamentari Lorenzo Fioramonti (Misto – Facciamo Eco), Chiara Braga (Pd) e Gianni Girotto (M5S). È proprio tra gli esponenti politici che si sono registrate delle divergenze sulle soluzioni da mettere in campo per ridurre i Sad, soprattutto nella filiera dell'automotive. Passando al comparto edile, Polci ha tirato in ballo l'incentivo, contenuto nel Superbonus 110%, per l'istallazione delle caldaie a condensazione. Non sono mancate infine le proposte, partendo dall'inserimento “nella prossima legge di bilancio della cancellazione di tutti i sussidi alle fonti fossili entro il 2030”. Le proposte di Legambiente sono state raccolte con favore dall'onorevole Lorenzo Fioramonti (Facciamo Eco), che ha condiviso l'invito a “riprendere la pubblicazione regolare del catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi, perché è fondamentale che questi numeri vengano conosciuti. In chiusura il presidente di Legambiente Stefano Ciafani ha rivolto un invito al Governo. “Dobbiamo smetterla di dire che al taglio dei Sad ci pensiamo l'anno prossimo. Se non chiudiamo i rubinetti alla filiera del petrolio, del gas e del carbone, la transizione ecologica la faremo con velocità non paragonabile agli altri paesi e l'Italia non darà un contributo concreto all'obiettivo di decarbonizzazione dell'economia europea”.

Fonte: Staffetta Quotidiana