Dal 1° ottobre al 31 dicembre i prezzi impazziti di tutte le fonti energetiche saranno nella bolletta della corrente elettrica, + 29,8%, e del metano, +14,4%. Ieri l’ARERA ha confrontato i costi di approvvigionamento del gas, aumentati in tutto il mondo per l’aumento della domanda, per la chiusura ecologica dei giacimenti, per il rallentare degli investimenti, per le astuzie commerciali della Russia. Inoltre, un ruolo fondamentale sugli aumenti lo ha avuto l’aumento triplicato delle quotazioni di CO2 sul mercato europeo ETS. L’aumento sarebbe stato molto più feroce se il Governo non avesse sforbiciato il rincaro per decreto: in teoria, i numeri dei mercati internazionali avrebbero portato ad un aumento superiore al 45% per la tariffa elettrica e di oltre il 30% di quella del gas. Il governo ha spostato parte dei sovraccosti sulla fiscalità generale: sono stati annullati in via transitoria gli oneri generali di sistema che appesantiscono la bolletta per 2,5 miliardi al trimestre, come i sussidi alle fonti rinnovabili di energia. Altri 500 milioni hanno potenziato il bonus sociale per le famiglie con redditi più contenuti e l’IVA sul gas è stata dimezzata al 5%

Fonte: Il Sole 24 Ore – Jacopo Giliberto (pag. 7)