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Giù le mani dal gas

News nazionali
25 settembre 2021

Secondo Carlo Stagnaro, dell’Istituto Bruno Leoni, il governo ha fatto tutto ciò che ha potuto, forse persino troppo, per compensare gli aumenti oltre ogni previsione delle bollette di luce e gas. Ma non tutte le misure previste nel decreto approvato il 23 dal Cdm potranno diventare permanenti, per esempio un taglio dell’iva mantenuto oltre l’emergenza, potrebbe rivelarsi addirittura un boomerang. Meglio sarebbe stato infatti secondo Stagnaro, procedere con interventi mirati per categorie e fasce di reddito. Per quanto riguarda l’Iva, il paradosso che potrebbe innescare è di una falsa percezione ai consumatori, camuffando i rincari e facendo venire meno un freno al consumo responsabile. Promossa invece l’idea di spostare almeno una parte degli oneri sulla fiscalità generale, questa misura strutturale riduce il livello del costo dell’energia. Entro il 30 settembre si aspetta l’approvazione del Pitesai, il piano che individua le aree idonee, in terra e in mare per l’esplorazione e la produzione di idrocarburi. Un rapporto del Mite mette in fila qualche numero in un documento depositato ai fini dell’approvazione della nuova Vas. Nelle proiezioni del Mite, la produzione nazionale di petrolio e gas naturale nel periodo 2020-50 vede una lieve crescita fino al 2029 , seguita da una significativa  discesa a partire  da 2030-2031. Ai più estremisti tra i paladini dell’ambiente sfugge una cosa, il gas d’importazione e l’Italia ne importa tanto soprattutto dalla Russia, rischia di produrre perdite lungo il trasporto, aumentando così le emissioni climalteranti. Quello dell’Adriatico è facile da estrarre e una maggiore produzione nazionale potrebbe generare benefici sia economici sia ambientali.

Fonte: MF – Angela Zoppo (pag. 20)