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Gas, com'è cambiato il mix di importazione italiano dopo l'avvio del Tap

News internazionali
18 settembre 2021

Il gasdotto Tap che da fine 2020 porta in Europa il gas dell'Azerbaigian ha festeggiato ieri i primi 5 miliardi di mc di gas portati al confine con la Grecia. Per quanto riguarda l'Italia, approdo ultimo del tubo, i volumi al 15 settembre ammontavano a 4,48 mld mc, pari al 9,3% dei consumi italiani del periodo. Nell'immagine a fianco un colpo d'occhio su come è cambiato il mix di approvvigionamenti italiano dall'avvio del Tap a Capodanno fino a fine agosto, rispetto all'anno 2019, caratterizzato da una domanda analoga al 2021. Come si può notare, le novità più rilevanti nel confronto tra i due anni sono il crollo delle importazioni dal Nord Europa, 7,3 mld mc in meno rispetto agli 8,4 del 2019, che oltre alla riduzione della produzione olandese e alle strozzature sul gasdotto Transitgas hanno sofferto appunto la concorrenza di prezzo del Tap - il cui gas è prezzato a sconto sul mercato spot. L'avvio del gasdotto ha coinciso con un sostanziale azzeramento del delta prezzo Italia Olanda e ha fatto registrare occasionali ma significative esportazioni di gas dall'Italia sulla frontiera Svizzera.

Fonte: Staffetta Quotidiana