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Molta ripresa e poca energia. Nel risiko delle materie prime l’Europa si scopre fragile

News nazionali
14 settembre 2021

Le aree del mondo che consumano più di quanto producano energia, come Europa e Cina, sono il lato debole del nuovo risiko energetico che mescola economia, finanza e grandi strategie geopolitiche. America e Russia sono sul fronte dei vincitori, con compagni di strada sorprendenti. Il dato che va sottolineato è che le fonti rinnovabili non presentano una disponibilità costante: la capacità di stoccaggio queste energie è ancora troppo limitata e non bastano a fornire una fornitura continua. L’aumento della domanda, le penurie di produzione fanno schizzare al cielo i prezzi e prima o poi l’effetto si trasmette nelle bollette degli utenti. In questa congiuntura, gli Stati Uniti sono favoriti, in quanto hanno raggiunto da anni una semi-autosufficienza energetica grazie alle grandi risorse del loro sottosuolo. Il consumo di petrolio mondiale nel 2022 sorpasserà i livelli raggiunti nell’anno 2019, cioè pre-covid. Questo pone una seria ipotexa sugli impegni solenni proclamati da molti governi, di un azzeramento delle emissioni carboniche a medio termine.

Fonte: La Repubblica – Federico Rampini (pag. 3)