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2030: il metano ci dà una mano? Sì ma a certe condizioni

News internazionali
09 settembre 2021

Il 6 maggio scorso, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (Unep) ha pubblicato un rapporto sull’impatto delle emissioni antropiche di metano sui cambiamenti climatici. In quella occasione la direttrice esecutiva di Unep, Inger Andersen, ha dichiarato che “tagliare le emissioni di metano è la leva più forte che abbiamo per rallentare il cambiamento climatico nei prossimi 25 anni”. Come ho avuto occasione di dire a Bolsena alla manifestazione “Parole sul Lago”, il metano ha un potere di riscaldamento dell’atmosfera 80 volte superiore alla CO2 ma con una vita fortunatamente breve: 10 anni contro almeno 100. Per questa ragione il taglio delle emissioni di metano consente effetti rilevanti e rapidi. Il rapporto di Unep stima che le emissioni provengono per il 35% dall’impiego dei combustibili fossili, per 20-25% dalle discariche di rifiuti urbani, per il 40% dall’agricoltura e dalla zootecnia. In conclusione, la riduzione delle emissioni di metano è urgente. Si possono trovare delle soluzioni possibili nell’ agricoltura e la zootecnia, nei rifiuti, nell’energia.

Fonte: Quotidiano Energia