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Aste CO2, nel secondo semestre l’Italia incassa 719 mln

News nazionali
31 agosto 2021

Mentre continua al lievitare il costo della CO2, il Gse fa il punto sull'andamento delle aste dei permessi Eua nel secondo trimestre 2021. Da aprile a giugno, secondo il report Gse pubblicato oggi, sono aumentati gli incassi. Nel periodo l'Italia ha collocato sul mercato 14 milioni di quote con un ricavo di 719 milioni di euro, il 168% in più rispetto allo stesso periodo del 2020. Ha collocato anche 93mila permessi Eua per l'aviazione, incassando 5 milioni di euro, il 28% in più rispetto al secondo semestre dell'anno scorso. La stessa tendenza si osserva a livello europeo: nel secondo semestre 2021, gli Stati membri hanno incassato 8,7 miliardi di euro dalle aste, più del doppio rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. L'aumento degli incassi deriva dall'aumento dei prezzi dei permessi. Nello studio si legge che, a partire da maggio 2020, la tendenza è stata sempre rialzista. Nel secondo semestre 2020, i prezzi medi delle quote CO2 hanno raggiunto il livello record di 49,7 euro, il 135% in più rispetto al prezzo medio del 2020. Per quanto riguarda lo spark spread, il rapporto evidenzia come l'aumento del costo della CO2, pure molto sostenuto, nel secondo semestre 2021 è stato più lento dell'aumento dei costi del gas naturale comparati ai costi del carbone. Se infatti i prezzi spot della CO2 sono rimasti quasi sempre sopra allo switching price, con la generazione a gas più conveniente di quella a carbone, in alcuni punti a maggio e da metà giugno in poi gli aumenti nel prezzo del gas hanno spinto lo switching price al di sopra dei prezzi spot delle quote, rendendo più conveniente passare alla generazione a carbone.

Fonte: Staffetta Quotidiana