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Prezzi ai massimi e depositi vuoti, l’autunno caldo dell’energia

News nazionali
30 agosto 2021

I prossimi mesi saranno i più complicati degli ultimi anni sul fronte delle bollette, con la voce in bilancio per le forniture di elettricità e di materie prime ancora più pesante del solito. Un’emergenza che potrebbe avere una data di scadenza: guardando ai futures, ovvero i derivati legati ai prezzi delle commodities, la tempesta perfetta sull’energia dovrebbe placarsi dopo l’inverno e avviarsi verso quotazioni più sostenibili nel corso di tutto il 2022. L’allarme è stato lanciato pochi giorni fa dal presidente di ARERA, Stefano Besseghini, che ha chiamato in causa il governo per capire se non sia il caso di un nuovo provvedimento per limitare i costi in bolletta per le imprese, in particolare per le PMI e le partite IVA, oltre che per le famiglie. Fra un mese esatto, inoltre, ARERA dovrà annunciare la nuova revisione delle tariffe per elettricità e gas. A fine giugno vi furono rincari record, con un +9,9% per la luce e +15,3% per il gas naturale. Una crescita dei costi dovuto alla forte ripresa economica una volta avviato a livello globale il piano vaccinale. In buona sostanza, dopo la caduta della domanda in seguito ai vari lockdown nei singoli Paesi, la ripresa ha provocato una serie di scompensi. Il primo riguarda la domanda per il gas naturale, con l’Asia che ha assorbito la quasi totalità delle forniture di Gnl, cioè il gas naturale liquido spedito via nave. Di conseguenza, il Gnl è arrivato sempre di meno in Europa, dove gli operatori hanno dovuto fare ricorso alle riserve strategiche e alle forniture garantite dai gasdotti.

Fonte: La Repubblica, A&F – Luca Pagni (pag. 21)