Skip to main content

Gare gas, Gallo: cercare una posizione comune? Sarebbe al ribasso

News nazionali
17 giugno 2021

Secondo l'a.d. di Italgas Paolo Gallo sulle gare per la distribuzione gas non serve cercare di trovare una posizione condivisa tra i diversi stakeholder, che a suo giudizio sarebbe inevitabilmente al ribasso. “Nel settore ci sono varie opinioni, una posizione comune tra soggetti che correttamente hanno interessi diversi si troverebbe al ribasso”, ha commentato ieri nella conferenza stampa dopo la presentazione del Piano industriale al 2027, che sulle gare prevede 2 miliardi di investimenti e l'acquisizione di 1,8 milioni di nuovi punti di riconsegna. “La valutazione – ha detto piuttosto - deve farla il governo nell'interesse del Paese”, tenuto conto che avviare le gare “aiuta il Paese a ripartire”, movimentando investimenti. Rispondendo in precedenza a un analista su quali debbano essere eventuali interventi normativi per sbloccare le gare, Gallo ha anche detto che “le soluzioni non sono molte, servirebbero solo un paio di roadblocks. Tra questi certamente la corresponsione del Vir come rimborso anche per le proprietà comunali, speriamo lo facciano”. “Non è un problema di Italgas ma del Paese, che rischia di perdere un'occasione”, ha insistito, “se lasciamo le cose come stanno ci sarà una parte di rete gestita da Italgas che sarà la più avanzata" grazie agli interventi di digitalizzazione in anno, "e altre parti di rete indietro di 15-20 anni”. Riguardo alla gara per la rete di Roma città, la cui concessione scade nel 2024, l'a.d. ha detto che Italgas conta di aggiudicarsela nuovamente, ma che sul tavolo ci sono due scenari: che il Comune, che sarà proprietario della rete, decida di cederla, nel qual caso Italgas dovrà sborsare 450-500 mln, oppure che scelga di tenerla, e in questo caso il livello della concessione non subirà riduzioni. Gallo ha anche chiarito che Italgas non potrà invece partecipare alla gara per l'Atem Roma 4 per motivi antitrust. Nella presentazione c'è stato posto anche per il progetto power to gas in Sardegna, che consisterà di un elettrolizzatore da 0,5 MW, di un impianto proprietario da fonti rinnovabili da 1 MW e da una stazione di rifornimento da 200 kg/giorno: l'iter autorizzativo dovrebbe partire a breve e l'obiettivo è metterlo in esercizio entro fine 2022. Con riferimento al blending dell'idrogeno nella rete gas Gallo ha spiegato che dovrà essere graduale, partendo da quote del 5-10% per poi salire: “l'idrogeno - ha sottolineato – ha una densità energetica di un terzo rispetto al gas, quindi si dovrà aumentare la pressione”. Italgas si prepara anche a valutare l'emissione di un bond sostenibile, ha detto il direttore finanziario Gianfranco Amoroso a margine della presentazione. "Completeremo la documentazione per il programma di emissioni e poi valuteremo i mercati", ha aggiunto spiegando che "fino al 2024 non ne abbiamo bisogno".

Fonte: Staffetta Quotidiana