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Eni, Leu: piano non adeguato per il clima, il governo intervenga

News nazionali
22 giugno 2021

Il Governo dovrebbe intervenire per far sì che il piano industriale di Eni sia coerente con gli obiettivi del Pnrr e i target di decarbonizzazione fissati dall'Ue al 2030: è la richiesta di alcuni senatori di Leu, che la scorsa settimana hanno presentato un'interrogazione al Senato rivolta ai ministri della Transizione ecologica e dell'Economia. I senatori hanno infatti ricordato che lo scorso 5 giugno Eni ha annunciato “il suo piano di neutralità climatica al 2050 con la riduzione delle emissioni, rispetto al 2018, del 25%, entro il 2030 e del 65% entro il 2050. Tutti i piani nazionali – hanno aggiunto – assumono invece il 1990 come anno di riferimento”. Secondo i senatori, “ancorarsi al 2018 rappresenta un'inaccettabile scorciatoia e un prolungamento capzioso di attività nocive e non più necessarie alla vita dei cittadini. Tali cifre di riduzione – hanno sottolineato – dimostrano che Eni si è dotata di piani industriali per la decarbonizzazione non adeguati alle esigenze della salute e alle politiche del Pnrr, volte a combattere la grande minaccia di questo secolo, il cambiamento climatico, come riconosciuto anche dall'accordo di Parigi del 2016”. Per questo i rappresentati di Leu hanno chiesto al Governo di sfruttare le partecipazioni societarie del ministero dell'Economia e di Cassa depositi e prestiti, affinché il “gruppo dirigente di Eni desista dal perseguimento di politiche a danno degli interessi generali del Paese e, verosimilmente, non in grado di reggere la concorrenza sul mercato di compagnie operanti nello stesso settore, maggiormente pronte al cambiamento”. Infine, hanno concluso i senatori, la strategia di Eni deve “cambiare velocemente rotta impegnandosi nella sostituzione dei combustibili fossili con energie rinnovabili, a difesa dell'ambiente, della salute e nell'adesione agli obiettivi Ue” di decarbonizzazione al 2030.

Fonte: Staffetta Quotidiana