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Idrogeno verde, al via progetto Ue con Enea

News nazionali
1 luglio 2021

Produrre idrogeno verde da biomasse e rifiuti e contemporaneamente catturare la CO2 emessa per la sua valorizzazione energetica. È uno degli obiettivi del progetto europeo Gico a guida italiana, con l'Università Guglielmo Marconi nel ruolo di coordinatore ed Enea tra i partner scientifici. Finanziato dal programma Horizon 2020 con circa 4 milioni di euro, il progetto, sottolinea Enea, svilupperà la prossima generazione di tecnologie per le energie rinnovabili che formeranno la spina dorsale del sistema energetico al 2030 e al 2050. Il team Enea parteciperà al progetto Gico occupandosi delle attività sperimentali per la produzione di idrogeno verde da gassificazione di biomasse, con cattura di CO2 mediante sorbenti solidi. Saranno sviluppati impianti a biomasse residue di piccola e media taglia (500-5.000 kWe) che utilizzeranno da 2 a 20 tonnellate di scarti al giorno disponibili a livello locale, secondo un approccio di utilizzo sostenibile e circolare delle risorse. I ricercatori dell'Agenzia si occuperanno anche della valorizzazione energetica dell'anidride carbonica catturata, attraverso l'impiego di reattori in cui la CO2 viene dissociata in monossido di carbonio (CO) e ossigeno (O2) mediante un gas ionizzato (plasma freddo). Per raggiungere questi obiettivi, Enea metterà in campo le infrastrutture di ricerca Zecomix del Centro Ricerche Enea Casaccia (Lazio) e quelle del polo di Trisaia (Basilicata), in particolare gli impianti di gassificazione, la torcia al plasma e i laboratori analitici. Attraverso l'approccio proposto nel progetto Gico, il ciclo del carbonio viene così chiuso in maniera efficiente senza alcun incremento nelle emissioni nette globali di CO2. Quest'ultima, sebbene prodotta, non solo non contribuisce all'incremento di emissioni climalteranti, ma anzi, essendo valorizzata come electro-fuel rinnovabile, potrebbe rendere economicamente sostenibile la produzione di idrogeno verde da biomassa, favorendone la diffusione in settori ad alte emissioni di carbonio come per esempio quelli dell'acciaio, del cemento e del petrolchimico.

Fonte: Staffetta Quotidiana