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Tavolo della domanda, nuovo affondo su unbundling Enel, Snam e Terna

News nazionali
3 agosto 2021

Il Tavolo della Domanda di Confindustria, che riunisce industrie a forte consumo di energia, torna sul tema della terzietà dei gestori di infrastrutture come Enel, Snam e Terna, i cui forti utili vengono reinvestiti a volte in attività "merchant", e chiede che gli spunti sollevati dalla Commissione Industria Senato sull'unbundling nella distribuzione elettrica vangano estesi anche al gas. Il Tavolo chiede in particolare che "gli investimenti sulle reti siano programmati, guidati, monitorati e certificati da un ente terzo che ne garantisca l'efficienza ambientale, la strategicità per il Paese e l'economia per imprese e cittadini, specialmente se tali investimenti sono necessari a sostenere la decarbonizzazione del Paese e sono pagati dalle bollette di cittadini e imprese". "I 3 miliardi di utili in sei mesi per le “Big pubbliche”, di cui il 90% proviene dalle concessionarie delle reti elettriche e gas Enel, Snam e Terna, confermano che il sistema attuale, che lascia tali compiti alle stesse imprese che ne gestiscono gli utili, porti a palesi conflitti di interesse e forti diseconomie", prosegue una nota. "Specialmente se tali utili, alimentati dalle tariffe di trasporto, e dunque dalle bollette, sono reinvestiti in business diversi dalle attività regolate con evidente distorsione alla concorrenza dei liberi mercati". "Per questi motivi, e vista l'indifferibilità dell'attuazione di azioni concrete per la decarbonizzazione - conclude il comunicato - il Tavolo della Domanda chiede che il pregevole lavoro svolto dalla X commissione al Senato nell'ambito dell'affare assegnato n. 397 “sulla razionalizzazione, la trasparenza e la struttura di costo del mercato elettrico e sugli effetti in bolletta in capo agli utenti” sia esteso al mercato del gas naturale e trovi rapida attuazione da parte del Governo".

Fonte: Staffetta Quotidiana