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CO2, prezzi ancora in salita in attesa del pacchetto “Fit for 55”

News internazionali
7 luglio 2021

La scorsa settimana è iniziata a circolare un bozza di documento relativo alla riforma del meccanismo Ets Ue previsto per la fase IV. Le nuove misure che, potenzialmente, potrebbero essere introdotte sono molteplici. Esaminando il testo emerge, ad esempio, che verrebbe aumentato il “linear reduction factor”, risultando quindi in assegnazioni più esigue. Vengono inoltre proposte modifiche riguardo i calcoli operati dalla Riserva di Stabilità e si ritiene che a partire dal 2026 le allocazioni gratuite agli impianti dovranno essere subordinate a comprovati interventi di efficientamento sugli stessi. Mentre le emissioni dei settori edile e dei trasporti saranno probabilmente regolamentate dal 2025 con un sistema parallelo all’Ets, viene ribadita la volontà di includere quello marittimo a partire dal 2023. L’introduzione sarà graduale e prevista a regime per il 2025: la compliance per questo settore sarebbe graduale rispetto alle effettive emissioni verificate, con l’obbligo di restituire il 100% del proprio emesso dalla fine dei 3 anni introduttivi. Tuttavia, le navi sottoposte al meccanismo con rotte basate nello spazio europeo non riceverebbero alcuna allocazione gratuita, di fatto dovendo ricorrere al mercato per acquistare i permessi necessari. Inoltre, viene fatto riferimento alle possibili sanzioni per le navi non compliant: potrebbero addirittura essere bandite dall’ingresso in certi porti. Ovviamente si tratta soltanto di un draft, ma sicuramente sta creando aspettative nei diversi soggetti coinvolti che non mancano di produrre i propri effetti sui prezzi Eua.

Fonte: Quotidiano Energia