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Idrogeno, progetto integrato di Snam e Enagás

News internazionali
16 luglio 2021

Sviluppare una catena del valore dell’idrogeno rinnovabile in Italia e Spagna con relative rotte di esportazione verso l’Europa settentrionale e centrale. E’ l’obiettivo del progetto integrato Green Crane di Snam ed Enagás, inserito nell’edizione 2020 del Piano decennale di sviluppo delle reti (Tyndp) di EntsoG. Il progetto, che sarà completato nel 2025, comprende in Italia lo sviluppo di hub regionali dell’idrogeno in Puglia, Sardegna e Sicilia e la decarbonizzazione della produzione di acciaio in Lombardia, nonché il blending per usi industriali e la creazione di una rete di stazioni di rifornimento di H2. Tutti gli hub di Green Crane, precisa il Tyndp, prevedono un quantitativo di idrogeno di 1 GWh/giorno da miscelare nella rete del gas (10% e oltre), mentre la capacità da rinnovabili per la produzione dell’H2 è stimata in circa 1.500 MW. Il Tyndp 2020 di EntsoG, la cui preparazione è iniziata alla fine del 2019 e si è conclusa martedì con la pubblicazione della versione definitiva che accoglie le raccomandazioni di Acer, contiene un totale di 210 progetti (una trentina riguardano l’Italia), di cui 75 nella nuova categoria “Energy transition” (Etr). Tra questi, oltre a Green Crane, il progetto sempre di Snam per il trasporto dell’idrogeno nella rete gas verso i punti di consumo industriali. L’iniziativa prevede l’integrazione nella rete di una capacità di H2 di 3 MW entro il 2025. Ancora di Snam sono i progetti Etr di Snam4mobility per lo sviluppo di 150 stazioni di rifornimento Gnc e Gnl per una capacità totale di 910 GWh/anno (completamento previsto nel 2022) e per due impianti di microliquefazione (2022). Di Snam4environment è il piano per 5 impianti biometano con un potenziale di 60.000 mc/giorno (2023) e di Snam Rete Gas per la connessione degli impianti biometano (2022). A Snam fanno inoltre capo i progetti per la Dorsale Adriatica (al via nel 2026), la direttrice di importazione Nord-Est (2034), ulteriori tratti di rete nel Sud (2034), l’interconnessione con la Slovenia (2023), l’export verso Malta (2024), il gasdotto Matagiola-Massafra in Puglia (2026) e l’upgrade dell’impianto di Gorizia (2026). A quest’ultimo è legato il progetto M3/1 Šempeter-Vodice, connessione transfrontaliera da circa 50 GWh/giorno che permetterà di collegare Ungheria, Slovenia e Italia (completamento nel 2026).

Fonte: Quotidiano Energia