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Fit for 55, parte il dibattito in Consiglio

News internazionali
16 luglio 2021

La presidenza slovena del Consiglio Europeo avvierà “immediatamente” il dibattito tra i 27 sul pacchetto “Fit for 55” presentato ieri dalla Commissione, che si propone di centrare il nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni di gas-serra del 55% al 2030 fissato dalla Legge sul Clima. Lo ha annunciato il ministro dell’Ambiente di Lubiana, Andrej Vizjak, precisando che le discussioni inizieranno già al Consiglio Ambiente informale che si terrà il 20 e 21 luglio a Brdo pri Kranju. “Il nostro obiettivo sarà massimizzare i progressi sul pacchetto garantendo un approccio coerente ed esaustivo nel trattare le singole iniziative”, ha detto Vizjak, aggiungendo una prima indicazione politica della presidenza: “Dovrà essere considerato il mantenimento della competitività economica”. Proprio gli aspetti economici e sociali di “Fit for 55” sembrano il principale ostacolo sulla strada del pacchetto, che passa ora al vaglio dell’Europarlamento e del Consiglio. Secondo indiscrezioni riportate da “Euractiv”, l’iniziativa di Bruxelles ha suscitato le critiche di almeno un terzo dei commissari dello stesso esecutivo comunitario, con il responsabile del Bilancio – l’austriaco Johannes Hahn – che ha espresso voto contrario per l’assenza di indicazioni circa le risorse del bilancio Ue necessarie per l’attuazione del pacchetto. Le osservazioni negative all’interno della Commissione hanno riguardato numerosi aspetto di “Fit for 55” (industria, economia, impatto sociale) e sono arrivate da esponenti di tutte le principali forze politiche (Ppe, Socialisti, Renew Europe), che avrebbero messo in particolare l’accento sul carbon border adjustment mechanism, la revisione del sistema Ets, l’azzeramento delle emissioni di auto e furgoni al 2035 e le conseguenze sui cittadini e gli Stati membri più vulnerabili. L’Ets per trasporti e riscaldamento “colpirà maggiormente chi non si può permettere di acquistare un’auto elettrica o ristrutturare la sua casa”, ha rincarato l’europarlamentare Jytte Guteland (S&D), secondo la quale sarà difficile garantire che il previsto Social Climate Fund “raggiunga anche le famiglie più vulnerabili”. Il cammino di “Fit for 55”, insomma, si prospetta difficile e lungo, forse anche più del pacchetto Energia Pulita presentato nel novembre 2016 che ha visto la pubblicazione sulla G.U. Ue degli ultimi provvedimenti nel giugno 2019.

Fonte: Quotidiano Energia