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L'arma del gas

 

Se l'Europa iniziava a riporre qualche speranza nel timido andamento al ribasso dei prezzi del gas da maggio a questa parte, sta avendo un pessimo risveglio. Dopo essere scese l'8 giugno sotto gli 80 €/MWh per la prima volta da febbraio, le quotazioni del Ttf in pochi giorni sono tornate bruscamente a salire, sfiorando nel mercato intraday di oggi i 149 €. In anni passati la Staffetta è sempre stata poco incline alla diffusa e semplicistica tendenza a leggere in termini politici qualunque vicenda che riguardasse il gas russo, dimenticando le dimensioni commerciali ed energetiche. Ora però la situazione è diversa ed è purtroppo evidente, nell'attuale contesto, la logica politica sottesa alle ultime mosse di Mosca e Gazprom. Mosca ha dimostrato di conoscere estremamente bene i meccanismi del mercato e di saper sfruttare al massimo il punto debole europeo, l'impossibilità dichiarata di rinunciare nell'immediato al suo gas. Ora, col taglio delle forniture a Germania e Italia ufficialmente per problemi tecnici, sta minando la ricostituzione degli stoccaggi e quindi la stessa sicurezza energetica del Vecchio Continente il prossimo inverno, certa che la spirale dei prezzi che ne sta derivando (e che in inverno potrebbe aggravarsi ancora) compenserà gli effetti economici dei minori volumi forniti.

Fonte: Staffetta Quotidiana