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Dall’Algeria alla Libia, più gas in arrivo per l’Italia

News nazionali
3 aprile 2022

 

Il 38% del fabbisogno italiano di metano viene dalla Russia. Una quota che va sostituita in fretta per azzerare la dipendenza. La diversificazione comincia a dare frutti con le nuove forniture da Algeria, Libia, Mozambico e Angola. Ieri è stato firmato l’accordo con l’Azerbaijan per potenziare, con 2,5 mld mc annui in più, le forniture che arrivano in Italia tramite il Tap. La strategia del governo prevede inoltre tra i 9 e gli 11 mld mc aggiuntivi da Algeria e, in misura minore, Libia. Visti i prezzi sul TTF, comprare il gas ora non conviene; ma è meglio farlo per non trovarsi poi a secco. L’Italia, sia con Di Maio che con Cingolani, ha ribadito per questo la proposta di introdurre “un tetto massimo al prezzo del gas”. Intanto Snam tratta due terminal galleggianti per rafforzare le capacità di rigassificazione del GNL. Si parla insistentemente della costa al largo di Piombino. Al di là degli Usa, Eni produce già GNL. Si tratta di flussi già esistenti da Qatar ed Egitto; ma anche di nuove provenienze come il Congo da dove Eni nel 2023-24 potrà avere circa 5 mld mc. Vi è da considerare infine anche che la domanda in corso è schizzata in alto anche per le richieste del termoelettrico.

Fonte: Corriere della Sera – Fabio Savelli (pag. 14)