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Il caro-prezzi ci costa 66 miliardi un errore lo stop al nucleare

News nazionali
27 febbraio 2022

 

<<Stiamo pagando una tassa al resto del mondo: se i prezzi restassero al livello raggiunto all’inizio dell’invasione dell’Ucraina, per il 2022 varrebbe fino a 66 miliardi di euro, il 3,5% del Pil>> dice Carlo Cottarelli. Il professore ha calcolato l’impatto degli aumenti del costo delle materie prime sull’economia del Paese, e il quadro è devastante: 57 miliardi in uno scenario con <<prezzi medi>>, fino a 9 in più se il conflitto dovesse andare avanti. A meno che non dovessero esserci sanzioni che impediscano le importazioni di gas dalla Russia non dovessero salire ancora. Credo che rinunciare al nucleare sia stato uno sbaglio, soprattutto fermare la ricerca che negli altri paesi è andata avanti. Ma lo stesso vale per il gasdotto Tap, che è stato contestato a lungo, e per le rinnovabili. <<Decidiamoci, se vogliamo andare tutti a piedi siamo liberissimi di farlo>>.

Fonte: La Stampa – Giuseppe Bottero (pag. 17)