Si usa ancora troppo poco gas naturale e troppo carbone. Nella realtà gli sforzi per ridurre l’uso del carbone nella produzione si scontrano con il fallimento del meccanismo di scambio di quote d’emissione tra i Paesi Ue e con il calo dei prezzi, che rende l’utilizzo del carbone più conveniente di quello di altri combustibili. Nel trienni 2012-2014 gli impianti a carbone sono aumentati del 13%. Di contro quelli a gas sono diminuiti del 24% Per l’uscita dal carbone occorre garantire il “giusto equilibrio” tra tre fattori rilevanti, ossia sicurezza e sostenibilità ambientale ed economica. La combinazione che secondo le stime dà la risposta più efficiente è il cosiddetto “scenario blu”, contrapposto a quelli identificati con il grigio e con il verde, e che con minori investimenti fissi garantisce più sicurezza e migliori risultati sul versante ambientale. Tale soluzione prevede un aumento delle rinnovabili per 217 Gw, una riduzione degli impianti a carbone per 78 Gw entro il 2030 rispetto ai livelli del 2015. Secondo tale studio è il metodo migliore per bilanciare gli obiettivi europei di una riduzione di almeno il 40% delle emissioni.
Fonte: MF – Andrea Pira (pag. 13)
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