Rispetto a quanto previsto dalla Commissione europea (2018, con presentazione di prime bozze già nel 2017) i ministri dell'Energia dei 28 hanno scritto oggi nelle conclusioni del Consiglio energia che il termine per i piani 2021-2030 dovrà essere spostato al 2019. La proposta è arrivata nell'ambito della discussione sulla governance dell'Unione dell'energia. I rappresentanti dei governi hanno inoltre posto l'accento sulla flessibilità da garantire ai singoli Paesi, anche per quanto riguarda l'aggiornamento in corsa dei piani e la considerazione, nella valutazione delle traiettorie verso gli obiettivi, del contributo del Paese in questione in merito a tutti i cinque “pilastri” dell'Unione energetica, e cioè la sicurezza, solidarietà e fiducia; il mercato interno; l'efficienza energetica; la decarbonizzazione; la ricerca, innovazione e competitività.
Fonte: Staffetta Quotidiana
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