Descalzi conferma che esiste il rischio di rimanere schiacciati tra i dazi Usa e le sanzioni russe. Elogia Calenda perché vuole aprire il “canale Sud” del Mediterraneo e creare un grande hub tra Egitto, Israele e Cipro. Il nuovo hub però non deve essere conflittuale rispetto a Mosca, ma deve essere complementare. Sottolinea che i rapporti tra Europa e Russia sono fortissimi: il 40-45% del fabbisogno di gas viene dalla Russia. A tal proposito, sottolinea Descalzi, non si può rimanere nelle mani di un fornitore solo. Ci sono alternative energetiche da sviluppare e poi c’è il nuovo hub. Si tratta solo di non sprecare l’occasione.
Fonte: Corriere della Sera – Raffaella Polato (pag. 42)
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