Nei giorni passati il cambio fra euro e dollaro ha superato quota 1,20, toccando i massimi degli ultimi due anni e mezzo a 1,2070. A spingere al rialzo la moneta unica sono le crescenti aspettative per la riduzione degli stimoli monetari da parte della Banca Centrale Europea, mentre gli investitori paiono estremamente dubbiosi in merito alle tempistiche dei prossimi ritocchi dei tassi da parte della Federal Reserve. Resta ancora debole il greggio, anche dopo i danni agli impianti dell’uragano che ha colpito gli usa. Le quotazioni del Wti, il benchmark americano per il petrolio sono scambiate a 47,30 dollari per barile, mentre il Brent nord europeo è trattato a 52,70 dollari.
Fonte: La Stampa – Carlo Alberto De Casa (pag. 19)
Petrolio, con Biden lo shale perde anche l’appoggio politico
Indifferente al cambio della guardia alla Casa Bianca, il petrolio continuala sua avanzata sui mercati finanziari, dove si mantiene ai massimi da quasi un anno, vicino a 57 dollari nel caso del Brent, e intorno a 54 nel caso del Wti.Sanzioni Usa e caso Navalny, Nord Stream 2 torna nel mirino
Doppio attacco al Cremlino, nel pomeriggio di ieri. Il primo è partito dalla Casa Bianca nelle ultimissime ore dell’amministrazione Trump, che ha sganciato il suo siluro finale sul Nord Stream 2UE, due bandi per progetti d’interesse comune
La Commissione europea ha aperto due call for applications per progetti nell'ambito delle reti intelligenti (“smart grids”) e delle reti per il trasporto della CO2 da far rientrare nel quinto elenco di progetti d'interesse comune &nd