La legge di Bilancio chiarisce due punti sull’applicazione dell’Imu ai rigassificatori ubicati nel mare territoriale e alle banchine e depositi nei porti di rilevanza economica nazionale e internazionale. Si tratta di questioni che hanno formato oggetto di un nutrito contenzioso tributario con esito altalenante. Il problema è sorto dall’analisi degli esiti di una problematica similare che ha interessato le piattaforme petrolifere. La legge di Bilancio 2018, pur non prevedendo modifiche alla normativa di accatastamento per ricomprendere questi immobili nella sfera di applicazione dell’imposta, specifica che questa si applichi alla sola porzione del manufatto destinata ad uso abitativo e di servizi civili. Si è in attesa delle direttive ministeriali attuative. Una seconda disposizione stabilisce la non assoggettabilità, dal 1° gennaio 2020, di banchine, aree scoperte e relativi depositi nell’ambito dei porti di rilevanza economica nazionale e internazionale di competenza delle autorità portuali.
Fonte: Il Sole 24 Ore Impresa & Territori – Antonio Iovine (pag. 18)
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