Accordo raggiunto nella notte tra Russia e Ucraina per le forniture di gas nella stagione invernale. Dopo oltre 5 ore di colloqui a Bruxelles, il vicepresidente della Commissione europea con delega all'Unione energetica, Maros Sefcovic, e i ministri dell'Energia dei due Paesi, il russo Aleksander Novak e l'ucraino Vladimir Demchyshyn, si sono presentati insieme in una conferenza stampa per comunicare quello che è stato definito un “grande risultato”. Gli accordi, che copriranno tutta la stagione invernale, assicurano la soddisfazione del fabbisogno ucraino e i transiti verso l'Europa, ha assicurato Sefcovic. I dettagli non sono però stati resi noti la firma è stata rinviata ai prossimi giorni: “Servono procedure separate” è stata la laconica spiegazione. Decisivo per sbloccare le trattative, ha ammesso il ministro ucraino, è stato l'intervento della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers), che ha concesso una linea di credito revolving di 300 milioni di dollari, disponibile fino a maggio 2018. Denaro contante, che consentirà alla compagnia ucraina Naftogaz di acquistare almeno una parte del gas necessario a riempire gli stoccaggi in vista dell'inverno, mettendo al sicuro dal freddo gli ucraini ed evitando situazioni difficili - se non proprio emergenze - in Europa, visto che un terzo dei nostri approvvigionamenti arrivano dalla Russia e di questi metà passano tuttora per l'Ucraina. La solvibilità era un aspetto cruciale per uscire dall'impasse. Il Governo russo proprio ieri aveva intanto emanato un decreto che indicava un prezzo del gas per l'Ucraina di 227 dollari per mille metri cubi, non lontano dai 220 $ che Kiev considera «un livello accettabile».
Fonte: Il Sole 24 ore, Finanza & Mercati – Sissi Bellomo (pag. 33)
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