L’Opec perde il Qatar, un membro storico dell’Organizzazione degli esportatori di greggio (vi era entrato nel 1961), ma guadagna un’insperata collaborazione dal Canada che contribuirà a ridurre il surplus di petrolio con un consistente taglio di produzione. Grazie anche alla tregua Usa-Cina sui dazi, Brent e Wti ieri hanno recuperato terreno, arrivando a guadagnare oltre il 5% in alcune fasi. Sull’andamento del mercato ha influito poco o nulla l’annuncio shock del Qatar, a differenza delle notizie del Canada: la provincia di Alberta ha infatti imposto alle compagnie locali una riduzione dell’output di 325 mila barili al giorno. L’addio del Qatar è giustificato dal volersi concentrare sull’industria del gas, implementando il piano di crescita della produzione di Gnl da 77 a 110 milioni di tonnellate l’anno Naturalmente, dietro ci sono motivazioni di ordine politico, soprattutto alla luce del fatto che Doha subisce un embargo economico da parte di Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrein e Egitto. Le aspettative su un accordo al vertice Opec Plus sono migliorate dopo l’incontro a margine del G20 tra Putin e il principe saudita Bin Salman: Mosca e Riad sono pronte ad estendere la loro collaborazione.
Fonte: Il Sole 24 Ore, Mondo – Sissi Bellomo (pag.21)
Snam accompagna Pechino nella transizione verso la neutralità carbonica
Obiettivo decarbonizzazione. In Cina il percorso della transizione energetica, spinto negli ultimi anni dall’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria, ha subito un’accelerazione negli ultimi mesi del 2020, con l’impegnoL’Asia è senza gas l’Europa si salva l’Italia ringrazia il Tap
Non c’è mica stato solo il Covid: a luglio ondata di caldo in Asia che fa crescere la domanda di energia per il condizionamento; a settembre un uragano in Camerun, uno dei maggiori produttori di gas, rallenta la produzione di Gnl che alimentaKerry: <<Europa e Usa insieme su Green deal e lotta al virus>>
Le due grandi sfide della green economy e della pandemia richiedono una risposta congiunta di Europa e Stati Uniti. Ora, con Biden alla Casa Bianca, tutto sarà più facile ma solo se si seguirà la strada della democrazia e della difesa