Non poteva esserci momento peggiore per una nuova disputa sul gas tra Russia e Ucraina. Con i mercati dell’energia impazziti per il freddo intenso, che rende difficile soddisfare la domanda, bisognerà fare i conti con anche questo imprevisto. Gazprom ieri ha fermato le forniture a Kiev. La decisione segue una sentenza della Corte arbitrale di Stoccolma che ha dato ragione all’ucraina Naftogaz in una causa relativa al transito di gas, riconoscendole danni per 4,6 miliardi di dollari. A Gazprom, in credito con Kiev per forniture erogate tra il 2014 e il 2016 è stato concesso di pagare solo 2,56 miliardi. Ma il colosso russo ha reagito male: in attesa di un accordo condiviso sui diritti di transito, ha interrotto le consegne di gas, restituendo a Kiev il denaro già versato per marzo. Naftogaz, che avrebbe dovuto ricevere 18-20 milioni di mc al giorno, minaccia nuove richieste di danni. In teoria il gas russo dovrebbe continuare a raggiungere gli altri clienti. In Italia per il momento non si segnalano riduzioni dei flussi.
Fonte: Il Sole 24 Ore Finanza & Mercati – Sissi Bellomo (pag. 32)
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