Le quotazioni del petrolio hanno ripreso a correre, guadagnando oltre il 5% nelle ultime due sedute e spingendosi al record da tre anni: il Brent ieri ha chiuso a 71,04 $/barile, salendo subito dopo la fine della seduta a 71,34$/barile, livello che non toccava da dicembre 2014. Il Wti ha invece chiuso a 65,51$. L’umore sui mercati finanziari è tornato positivo grazie al tono conciliatori di un discorso del presidente Xi che ha allontanato il timore di una guerra commerciale con gli Usa. Ad alimentare gli acquisti sul petrolio è anche un recente cambio di strategia da parte dell’Arabia Saudita, che ha provocato forti reazioni. Saudi Aramco ha alzato a sorpresa i prezzi di listo del suo greggio per le consegne di maggio in Asia: una variazione del cosiddetto Official selling price che è apparsa arbitraria e non in linea con le metodologie di calcolo impiegate dalla compagnia.
Fonte: Il Sole 24 Ore Finanza&Mercati – Sissi Bellomo (pag. 28)
L’Asia è senza gas l’Europa si salva l’Italia ringrazia il Tap
Non c’è mica stato solo il Covid: a luglio ondata di caldo in Asia che fa crescere la domanda di energia per il condizionamento; a settembre un uragano in Camerun, uno dei maggiori produttori di gas, rallenta la produzione di Gnl che alimentaKerry: <<Europa e Usa insieme su Green deal e lotta al virus>>
Le due grandi sfide della green economy e della pandemia richiedono una risposta congiunta di Europa e Stati Uniti. Ora, con Biden alla Casa Bianca, tutto sarà più facile ma solo se si seguirà la strada della democrazia e della difesaPetrolio, con Biden lo shale perde anche l’appoggio politico
Indifferente al cambio della guardia alla Casa Bianca, il petrolio continuala sua avanzata sui mercati finanziari, dove si mantiene ai massimi da quasi un anno, vicino a 57 dollari nel caso del Brent, e intorno a 54 nel caso del Wti.