In una giornata in cui si attendevano ribassi, i mercati a termine del greggio hanno reagito con un rialzo consistente. Per la settimana che si è chiusa il 14 luglio l’American Petroleum Institute aveva anticipato un incremento di 1,6 milioni di barili, - invece, il Dipartimento americano dell’Energia ha comunicato ieri una decisa diminuzione degli stock, scesi di ben 4,7 milioni di barili. Anche gli analisti più prudenti, che avevano previsto una diminuzione, non si aspettavano un calo di questo volume. Un conti busto decisivo al rialzo di ieri è arrivato anche dal calo elle scorte di distillati (-2,2 milioni di barili), in particolare quelle di benzina, scese di ben 4,4 milioni di barili. Tuttavia le incognite che gravano sul prezzo del barile sono ancora molte, come i nuovi e consistenti aumenti produttivi di due importanti Paesi membri dell’Opec: Nigeria e Libia.
Fonte: Il Sole 24 Ore, Finanza&mercati – Roberto Bongiorni (pag. 26)
L’Asia è senza gas l’Europa si salva l’Italia ringrazia il Tap
Non c’è mica stato solo il Covid: a luglio ondata di caldo in Asia che fa crescere la domanda di energia per il condizionamento; a settembre un uragano in Camerun, uno dei maggiori produttori di gas, rallenta la produzione di Gnl che alimentaKerry: <<Europa e Usa insieme su Green deal e lotta al virus>>
Le due grandi sfide della green economy e della pandemia richiedono una risposta congiunta di Europa e Stati Uniti. Ora, con Biden alla Casa Bianca, tutto sarà più facile ma solo se si seguirà la strada della democrazia e della difesaPetrolio, con Biden lo shale perde anche l’appoggio politico
Indifferente al cambio della guardia alla Casa Bianca, il petrolio continuala sua avanzata sui mercati finanziari, dove si mantiene ai massimi da quasi un anno, vicino a 57 dollari nel caso del Brent, e intorno a 54 nel caso del Wti.