L’Opec e i suoi alleati devono ancora mettersi d’accordo sui dettagli del piano per proseguire il taglio della produzione di petrolio. Nelle ultime settimane un mix di rumor e di dichiarazioni ha messo in dubbio la disponibilità della Russia ad appoggiare senza esitazione un’ulteriore proroga del piano, dall’attuale scadenza del 31 marzo alla fine del 2018. Il Brent è arretrato ieri dello 0,8% a 62,22 $. Gli speculatori hanno ancora una fortissima esposizione al rialzo, addirittura da record se si considera l’insieme dei future del comparto: su Brent, Wti, benzina e gasolio ci sono posizioni lunghe equivalenti a 1,31 miliardi di barili. Il ministro iraniano Zanganeh ieri ha detto all’agenzia Irna che “la maggioranza dei membri Opec supporta la proroga”. Il ministro russo Novak ha ripetuto che Mosca deciderà più avanti che posizione prendere a fine mese. Rosneft proprio ieri ha firmato un contratto per fornire 60,8 milioni di tonnellate di greggio tra il 2018 e il 2022 alla cinese Cefc, appena divenuta sua azionista col 14%.
Fonte: Il Sole 24 Ore, Finanza & Mercati – Sissi Bellomo (pag. 46)
Sanzioni Usa e caso Navalny, Nord Stream 2 torna nel mirino
Doppio attacco al Cremlino, nel pomeriggio di ieri. Il primo è partito dalla Casa Bianca nelle ultimissime ore dell’amministrazione Trump, che ha sganciato il suo siluro finale sul Nord Stream 2UE, due bandi per progetti d’interesse comune
La Commissione europea ha aperto due call for applications per progetti nell'ambito delle reti intelligenti (“smart grids”) e delle reti per il trasporto della CO2 da far rientrare nel quinto elenco di progetti d'interesse comune &ndGas, scatta la maxi speculazione. In Europa volatilità da Bitcoin
Gas come il Bitcoin, condizioni senza precedenti quelle in cui è precipitato il mercato, con i vertiginosi rincari del Gnl in Asia che hanno innescato un’ estrema volatilità sugli hub europei