E' quanto si evince dalla World Oil and Gas Review presentata dall'Eni dalla quale emerge che la produzione mondiale di greggio è stata caratterizzata dal più significativo incremento degli ultimi 10 anni (+2,2%), in particolar modo nei paesi non Opec. Il Canada si è posizionato tra i primi quattro produttori, mentre la Cina è scesa al quinto posto. L’Iraq ha ottenuto buoni risultati (+8,1%) e l'Iran è tornato a crescere (+4,7%). In Libia la produzione di petrolio è precipitata al livello del 2011 (0,5 Mb/g).
Fonte: Milano Finanza
L’Asia è senza gas l’Europa si salva l’Italia ringrazia il Tap
Non c’è mica stato solo il Covid: a luglio ondata di caldo in Asia che fa crescere la domanda di energia per il condizionamento; a settembre un uragano in Camerun, uno dei maggiori produttori di gas, rallenta la produzione di Gnl che alimentaKerry: <<Europa e Usa insieme su Green deal e lotta al virus>>
Le due grandi sfide della green economy e della pandemia richiedono una risposta congiunta di Europa e Stati Uniti. Ora, con Biden alla Casa Bianca, tutto sarà più facile ma solo se si seguirà la strada della democrazia e della difesaPetrolio, con Biden lo shale perde anche l’appoggio politico
Indifferente al cambio della guardia alla Casa Bianca, il petrolio continuala sua avanzata sui mercati finanziari, dove si mantiene ai massimi da quasi un anno, vicino a 57 dollari nel caso del Brent, e intorno a 54 nel caso del Wti.