L’assenza di governo fa perdere di vista la questione energetica del nostro Paese. Siamo uno dei Paesi dove i prezzi pagati da imprese e cittadini sono i più alti. Siamo nel pieno di una transizione dall’utilizzo di fonti più inquinanti a quelle meno inquinanti possibili. E il gas uno di queste, e l’Italia, che nel sottosuolo dispone di giacimenti di gas, è bloccata nel loro utilizzo. Quasi non fosse importante per i consumi interni, per ridurre la bolletta energetica e per garantirci l’indipendenza. Nel 2018 abbiamo prodotto il 7,5% dei consumi totali, vale a dire 5,4 miliardi di metri cubi. Costretti, d’altra parte, a importarne 68 miliardi. Di questi il 45% arriva dalla Russia; la parte restante proveniva per meno del 30% dall’Algeria e poi con percentuali inferiori da Qatar e Libia. Il gas naturale, pur essendo un combustibile fossile, è stato individuato come il più adatto ad accompagnare la transizione energetica chiamata “decarbonizzazione”, perché in termini ambientali è quella che inquina meno. Sarebbe quindi scontato continuare nell’opera di ricerca e sviluppo, invece che continuare a bloccare le esplorazioni.
Fonte: Il Corriere della Sera - L’Economia – Daniele Manca (pag. 8)
Sanzioni Usa e caso Navalny, Nord Stream 2 torna nel mirino
Doppio attacco al Cremlino, nel pomeriggio di ieri. Il primo è partito dalla Casa Bianca nelle ultimissime ore dell’amministrazione Trump, che ha sganciato il suo siluro finale sul Nord Stream 2UE, due bandi per progetti d’interesse comune
La Commissione europea ha aperto due call for applications per progetti nell'ambito delle reti intelligenti (“smart grids”) e delle reti per il trasporto della CO2 da far rientrare nel quinto elenco di progetti d'interesse comune &ndGas, scatta la maxi speculazione. In Europa volatilità da Bitcoin
Gas come il Bitcoin, condizioni senza precedenti quelle in cui è precipitato il mercato, con i vertiginosi rincari del Gnl in Asia che hanno innescato un’ estrema volatilità sugli hub europei