Nuove voci si levano in favore della costruzione del Tap, il gasdotto che trasporterà il gas azero fino in Puglia nel 2020. L’ultima è quella del presidente di Eni, Emma Marcegaglia, che a margine dell’assemblea di Federchimica ha commentato: “Per noi non si può sicuramente bloccare. Il Tap vorrebbe dire più gas e questo è un paese che ha bisogno di meno carbone e più gas”. Queste affermazioni seguono quelle del neo ministro del sud Barbara Lezzi, che aveva confermato come l’obiettivo del M5S fosse quello di chiudere il gasdotto: “vogliamo chiudere il progetto, anche rapidamente. Prima vogliamo studiare tutte le carte, verificare se gli altri gasdotti europei sono pienamente sfruttati e poi decideremo definitivamente”. Il Tap, partecipato da Snam, Bp, Socar, Fluxys, Enagas e Axpo porterà in Itlaia il gas dei giacimenti azeri di Shah Deniz, sfruttando il cosiddetto corridoio Sud e rappresenterà un’alternativa alle forniture russe e al loro passaggio attraverso l’Ucraina.
Fonte: MF – Nicola Carosielli (pag. 11)
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