La francese Total si candida a battere sul tempo le altre compagnie petrolifere europee nel rientro in Iran dopo la fine delle sanzioni. La major spera di firmare «nei prossimi giorni» un accordo con Teheran per partecipare allo sviluppo di South Pars, il giacimento di gas più grande del mondo, potenzialmente in grado di soddisfare l’intero fabbisogno europeo. Il ceo Patrick Pouyanné ha corretto il tiro rispetto all’annuncio degli iraniani, secondo cui la firma era prevista per oggi. Ma non ha negato di essere vicino al traguardo: «Le discussioni stanno andando avanti - ha dichiarato a Cnn Money - vedremo se riusciremo a firmare nei prossimi giorni». Pouyanné ha anche ridimensionato le cifre che erano circolate in precedenza: «Siamo più attorno a 2 miliardi di dollari, anziché 6 miliardi». Resta il fatto che un accordo avrebbe un grande valore non solo economico, ma anche e soprattutto politico. Perché potrebbe fare da apripista al ritorno di altre compagnie europee, a cominciare dall’Eni, fortemente interessate alla ricchezza delle risorse di petrolio e gas dell’Iran, che sono tra più grandi del mondo, ma ancora esitanti di fronte al quadro regolatorio non ancora del tutto definito.
Fonte: Il Sole 24 Ore, Finanza e Mercati – Sissi Bellomo (pag. 35)
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