Le principali stime sui trend del mercato energetico convergono su un punto: nei prossimi decenni la domanda mondiale di energia crescerà, e potrebbe raddoppiare entro la fine del secolo. In questo scenario, una delle principali sfide per l’umanità è rappresentata dal cosiddetto ‘dilemma energetico’: come produrre sempre più energia limitando le emissioni di CO2? Un interrogativo a cui il mondo sta cercando di rispondere scommettendo su un mix energetico diversificato, in cui le fonti saranno complementari, ma non interamente sostituibili l’una con l’altra e non contrapposte. La creazione di un mix energetico diversificato e solido sarà preceduto da un’importante fase di transizione energetica che sarà lunga, complessa e richiederà ingenti investimenti, nonché sforzi comuni sia dal lato della produzione che dal lato della domanda. Sono queste le premesso con cui si è aperta la pria edizione dell’EY Energy Forum. Il punto di partenza del dibattito sono state le linee guida della Sen che in tema di generazione ha posto obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni di CO2 da usi energetici. Per Eni, la strada è segnata: ‘La nostra strategia è compatibile con i target ambientale internazionali. Investimento nel gas il 50% del nostro portafoglio e con le rinnovabili produciamo energia elettrica in Africa’. Derchi di Snam invece spiega: ‘Il gas sarà protagonista della decarbonizzazione grazie alle tecnologie innovative che lo stanno rendendo sempre più sostenibile e rinnovabili, da biometano al power to gas, che possono essere trasportati e stoccati nelle infrastrutture esistenti’.
Fonte: La Repubblica, Focus energia – Vito De Ceglia (pag. 48)
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