L'anno prossimo Eni raggiungerà il massimo storico nella produzione di greggio a quota 1,84 milioni di barili al giorno: lo ha detto l'a.d. Claudio Descalzi, illustrando alla comunità finanziaria internazionale a New York i risultati e le prospettive della strategia di trasformazione avviata nel 2014. «In meno di tre anni abbiamo conseguito la più elevata crescita organica dell’industria con un aumento di oltre il 15% della produzione, pari a oltre 250 mila barili al giorno, e siamo vicini a raggiungere il record di produzione della società nonostante una riduzione dei capex del 33% e degli opex del 23%», ha aggiunto Descalzi. Se si considera anche la cessione delle partecipazioni non core nei vari business, la cassa generata complessivamente dalle dismissioni del Cane a sei zampe ha raggiunto i 10 miliardi di euro. La nuova organizzazione societaria, prima tappa del processo che ha consentito di superare il modello divisionale dando vita a una società pienamente integrata, ha accelerato il processo decisionale portando a un risparmio annuo strutturale nei costi generali e amministrativi pari a 700 milioni. Intanto i progetti avviati tra il 2016 e il 2017, uniti a Kashagan e Goliat, produrranno a regime oltre 500 mila barili al giorno e genereranno un cash flow operativo complessivo superiore a 4 mld di euro nel 2018 in uno scenario di prezzi del petrolio pari a 60 dollari al barile.
Fonte: Italia Oggi – Red. (pag. 24)
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