In attesa che il prezzo del greggio inverta stabilmente la rotta, Eni procede lungo la direzione che l’ad, Claudio Descalzi, ha impresso fin dal suo arrivo alla guida del gruppo, puntando ancora sul suo motore principale, l’upstream, che continua a correre a pieni giri – grazie alla rifocalizzazione su progetti ad alto valore aggiunto -, sulla solida generazione di cassa e sul traino costante delle nuove scoperte, e portando a compimento la ristrutturazione degli altri business che sono tornati a fornire un contributo positivo e dove il prossimo passo è la creazione di un braccio ad hoc per il segmento retail gas. E’ questo il cuore del piano strategico 2017-2020 che il ceo, affiancato dalla presidente Marcegaglia ha illustrato ieri confermando una cedola di 80 cent per il 2017 con la promessa di una politica di distribuzione crescente, in linea con il rialzo degli utili e con un occhio allo scenario. Dunque, la spinta principale continuerà a pervenire dall’upstream dove, la produzione di idrocarburi crescerà ancora del 3% medio annuo nell’arco di piano supportata dal progressivo aumento della stessa e dall’avvio di nuovi progetti, nonché dall’ottimizzazione esistente. L’esplorazione rimane il grosso driver di Eni, pronta a fare anche meglio del piano precedente avendo già rinvenuto dal 2008 a oggi 13 miliardi di barili. E ora, da qui al 2020, il gruppo prevede di mettere in cascina 2-3 miliardi di nuovi barili, il doppio dell’asticella fissata.
Fonte: Il Sole 24 Ore, Finanza e mercati – Celestina Dominelli (pag. 27)
Petrolio, con Biden lo shale perde anche l’appoggio politico
Indifferente al cambio della guardia alla Casa Bianca, il petrolio continuala sua avanzata sui mercati finanziari, dove si mantiene ai massimi da quasi un anno, vicino a 57 dollari nel caso del Brent, e intorno a 54 nel caso del Wti.Sanzioni Usa e caso Navalny, Nord Stream 2 torna nel mirino
Doppio attacco al Cremlino, nel pomeriggio di ieri. Il primo è partito dalla Casa Bianca nelle ultimissime ore dell’amministrazione Trump, che ha sganciato il suo siluro finale sul Nord Stream 2UE, due bandi per progetti d’interesse comune
La Commissione europea ha aperto due call for applications per progetti nell'ambito delle reti intelligenti (“smart grids”) e delle reti per il trasporto della CO2 da far rientrare nel quinto elenco di progetti d'interesse comune &nd