Road show americano per Eni. Il Gruppo guidato da Descalzi ha presentato ieri alla comunità finanziaria americana la strategia 2018-2021 già recentemente illustrato a Londra. Il gruppo petrolifero ha presentato al Nyse, la borsa di Wall Street dove sono anche quotate le sue azioni, i risultati della trasformazione avviata nel 2014 e gli obiettivi per il futuro all’insegna dell’integrazione interna, dell’efficienze, della disciplina finanziaria e della capacità di crescere e creare valore anche in presenza di scenari di prezzi molto ridotti. La produzione è cresciuta del 4% nel primo trimestre di quest’anno, ovvero in un periodo tradizionalmente più difficile. La previsione di crescita media per i prossimi quattro anni è del 3,5%, con la previsione di scoprire nuove riserve per 2 miliardi di barili. A margine della presentazione Descalzi ha risposto ad alcuni quesiti su l quadro geopolitico. Sulla possibilità di tornare a un prezzo di 80 dollari al barile, Desclazi ha detto che in un mercato guidata dai fondamentali e dove si stanno riducendo le scorte, se Opec e russi continuano a ridurre di 18 barili al giorno la produzione, allora è possibile arrivare a quei prezzi. Sulla possibilità dello shale oil Usa di fermare questo trend, Descalzi chiarisce che è pari solo al 5% della domanda, mentre la richiesta sta crescendo di 1,6 milioni di barili la giorno nel mondo.
Fonte: MF – Andrea Fiano (pag. 13)
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