In anticipo sui tempi, Eni ha raggiunto nel giacimento offshore di Nooros (Egitto) una produzione di 20 milioni di metri cubi di gas al giorno, che corrispondono a 128 mila barili di olio equivalente, di cui 67 mila in quota Cane a Sei Zampe. La produzione record è oggi assicurata da sette pozzi, ma con la perforazione dei nuovi si prevede che il campo possa raggiungere una massima capacità produttiva di circa 160 mila barili di olio equivalente al giorno nella primavera dell’anno prossimo. Ma le novità non finiscono qui. Ieri Qatar Petroleum ha manifestato interesse (insieme a Exxon Mobil) per le attività di Eni in Mozambico, metà delle quali finirà sul mercato nell’ambito di una dismissione di asset per 5 miliardi in due anni. Il titolo Eni a Piazza Affari ha chiuso al ribasso. A pesare sul titolo sono state soprattutto le dichiarazioni dell’ad della società petrolifera statale kazaka, KazMunayGaz, il quale ha detto che la produzione di greggio nel gigantesco giacimento di Kashagan comincerà a novembre, in leggero ritardo rispetto al mese di ottobre indicato in precedenza.
Fonte: MF – Francesco Colamartino (pag. 10)
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