Rio Tinto un anno fa tagliava i dividenti per i conti in rosso. Oggi sorprende il mercato premiando gli azionisti con una supercedola e un buyback da 500 milioni di dollari. Il settore estrattivo è quello più brillante in borsa nel 2016. Il titolo di Rio Tinto ha raggiunto numeri massimi negli ultimi 4 anni dopo aver annunciato la vendita delle miniere di carbone termico australiane al cinese Yancoal. La riduzione dei costi e del debito ha garantito il rilancio del gruppo. Numeri alla mano: nel 2016 Rio Tinto ha registrato un utile netto di 4,62 miliardi contro una perdita nel 2015 di 866 milioni. La redistribuzione per gli azionisti è stata di 3,6 miliardi a fronte di un flusso di cassa di 8,5 miliardi.
Fonte: Il Sole 24Ore, Finanza&mercati – Sissi Bellomo (pag. 26)
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Non c’è mica stato solo il Covid: a luglio ondata di caldo in Asia che fa crescere la domanda di energia per il condizionamento; a settembre un uragano in Camerun, uno dei maggiori produttori di gas, rallenta la produzione di Gnl che alimentaKerry: <<Europa e Usa insieme su Green deal e lotta al virus>>
Le due grandi sfide della green economy e della pandemia richiedono una risposta congiunta di Europa e Stati Uniti. Ora, con Biden alla Casa Bianca, tutto sarà più facile ma solo se si seguirà la strada della democrazia e della difesaPetrolio, con Biden lo shale perde anche l’appoggio politico
Indifferente al cambio della guardia alla Casa Bianca, il petrolio continuala sua avanzata sui mercati finanziari, dove si mantiene ai massimi da quasi un anno, vicino a 57 dollari nel caso del Brent, e intorno a 54 nel caso del Wti.